I filetti di pesce al forno su letto di verdure sono un piatto di recente successo. Peraltro interpretato con grande libertà di ingredienti e diffuso in ugual misura al Nord quanto al Sud. Il classico piatto interregionale, insomma, benché se ne ritrovino le radici in diverse ricette tradizionali, a cominciare dalla “cernia in crosta di patate”, tipica della Puglia e che è probabilmente l’antesignana del rombo con patate e della sfilza di altre ricette simili.
Tuttora la ricetta più cucinata dei filetti di pesce al forno con verdure è quella su letto di sole patate, disposte sopra e sotto. È però frequente anche l’abbinamento di patate e zucchine, patate e pomodorini, patate e carciofi e… e indivia e spinaci e altro, tra cui (più spesso in forma di crema) broccoli, asparagi e fagioli cannellini.
Anche gli aromi possono essere i più vari, senza limitazioni. Nel nostro caso l’introduzione dei pomodori secchi sott’olio è di ispirazione siciliana, ma non tutti concordano con sapori così caratteristici. Va anzi detto che è forse prevalente l’opinione di affidare il sapore dei filetti di pesce al forno con verdure solo al pesce e alle verdure. Con l’eventuale aggiunta di uno o due aromi al massimo (in genere prezzemolo più, a scelta, origano o basilico o erba cipollina o limone).
È comunque un piatto di sicuro successo. E anche scenografico, per quanto lo si capisca poco dalla nostra foto, poiché abbiamo dovuto scompigliare e impoverire la coperta di zucchine, in modo da far vedere l’effettiva presenza dei filetti.
I nostri filetti di pesce al forno sono di merluzzo surgelato. Scelta che continuiamo a sostenere perché è ottima e perché è alla portata di tutti, anche nei paesini terremotati dei sibillini. È peraltro ovvio che dei buoni filetti di pesce fresco sono da preferire. Inoltre sicuramente meglio del merluzzo sono i filetti di cernia, di orata e di spigola, per quanto non vadano male nemmeno il pangasio e altri pesci meno nobili.
DOSI PER 4 PERSONE
Ricetta dei filetti di pesce al forno:
gli ingredienti
- 800 g di pesce in filetti
- 4 patate
- 4 zucchine
- 3 pomodori secchi sott’olio (6 metà)
- Prezzemolo tritato
- 1 spicchio di aglio
- Origano
- Pepe
- Olio extravergine di oliva
La preparazione
- Lavate le patate, sbucciatele e tagliatele a fettine sottili circa 5 millimetri ( ½ cm). Lavate anche le zucchine, mondatele e tagliatele a julienne. Sia per le patate che per le zucchine il taglio deve essere uniforme. Molto meglio, quindi, non usare il coltello, ma uno strumento apposito, come la mandolina o simili
- Preparate una salsina con 5 cucchiai di olio, l’aglio tritato finissimo (meglio se passato nello spremiaglio), un cucchiaio di prezzemolo tritato, una presa di origano e pepe macinato al momento. Fatela insaporire per almeno mezz’ora mescolando ogni tanto
- Portate a bollore acqua salata, versateci le patate e fatele sobbollire dolcemente per 4 minuti da quando riprende il bollore. Scolatele molto bene, facendo attenzione a non romperle, lasciatele stiepidire e (importante) fatele asciugare tra due canovacci
- Ungete con pochissimo olio una teglia da forno e copritela con le fettine di patate, facendo in modo che non restino spazi vuoti. Umettate le patate con la salsa aromatica e disponeteci sopra i filetti di pesce. Umettate con un po’ di salsa anche quest’ultimi e salate un poco (poco) il tutto. Completate disponendo sui filetti pezzetti di pomodori secchi
- Coprite i singoli filetti con la julienne di zucchine, umettando anch’esse con poca salsa aromatica. Aggiungete un pizzico di sale e fate cuocere 20-25 minuti nel forno preriscaldato a 170-180°. Servite caldi i vostri filetti di pesce al forno in letto di patate e julienne di zucchine
Attimi di…vini
Brevi consigli del sommelier Ilaria Lombardo ( @Ilarietta77 ) su come bere moderatamente ma bene, abbinando nel modo migliore vini e piatti regionali
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Un piatto invitante che ritroviamo sulle tavole in qualunque posto in Italia. Un piatto a cui abbinerei uno spumante metodo classico, in questo caso a base del vitigno Bombino Bianco e Pinot Nero, della zona di San Severo (Foggia).
Consiglierei lo spumante Metodo Classico Pas Dosè della Cantina D’Araprì di San Severo. Spumante dal colore giallo paglierino e con riflessi dorati, con un perlage (ovvero le bollicine che si creano nel calice) molto fine. Avvertirete il profumo del pane fresco, di pasticceria e, al palato, un vino secco, elegante, armonico ed equilibrato. Una nota “di crema”, proprio come se mangiaste un pasticcino, vi regalerà una sensazione piacevolissima al palato sul finale.
La temperatura di servizio ideale è sugli 8-10 °C.