Il ciambellone di ricotta “e altro” è un dolce tradizionale diffuso nelle famiglie del centro Italia, soprattutto nel periodo tra le feste di Natale e Pasqua.
La ricetta base prevede solo farina, ricotta e zucchero in parti uguali, più il lievito. E basta. In questo modo si fa un ciambellone di ricotta dalla pasta compatta, moderatamente dolce, perfetto per la colazione del mattino o per accompagnare il tè. Con l’aggiunta di altri ingredienti diventa un dolce anche molto goloso, adatto per ogni circostanza.
Questo con le nocciole, per esempio, era il preferito della mia nonna materna (Marche) e quindi lo considero un po’ il mio ciambellone di famiglia.
È sicuramente un dolce che mantiene l’originale impronta severa, da agricoltura povera. Tuttavia, quando aveva ospiti la nonna aggiungeva anche (ma a volte lo faceva senza nocciole, solo con) un bicchierino di Anisetta (liquore all’anice tipico delle Marche, simile alla Sambuca) e le cose cambiavano.
Personalmente amo mischiare nell’impasto un trito di noci e nocciole (o mandorle) più una generosa dose di scorza di arancia grattugiata. Mia figlia lo fa rigorosamente al cioccolato: una tavoletta da 150 g di tipo amaro, sbriciolata e messa nell’impasto insieme alla buccia grattugiata di una arancia. Ma è ottimo anche farcito con crema pasticcera, crema di ricotta fresca (tipo i cannoli siciliani), marmellata, Nutella e altro.
Se volete una cosa super preparate il ciambellone di ricotta esattamente come nella ricetta sotto, ma aggiungete nell’impasto anche una mela media (sbucciata e tagliata a pezzetti minuti) e ½ bicchierino di rum.
La ricotta deve essere molto umida. Se non lo è, e l’impasto risultasse un po’ duro, bagnate con qualche cucchiaio di latte. Regolatevi con il lievito: una bustina in genere basta per impasti fino a 400 g di farina senza ingredienti solidi aggiunti. Se ci sono (frutta secca o fresca aggiunta) lasciate una bustina fino a 350 g di farina, altrimenti mettetene una e mezza.
DOSI PER 5-6 PERSONE
Ricetta del ciambellone di ricotta e nocciole:
gli ingredienti
- 250 g di farina tipo 0 o tipo 1
- 250 g di ricotta (di mucca o di pecora secondo gusti)
- 100 g di nocciole
- 250 g di zucchero
- Cannella in stecca
- 1 arancia
- Latte
- 1 bustina di lievito istantaneo
La preparazione
- Sbucciate le nocciole (non noccioline, ovviamente) e tostatele leggermente (vedi sotto il modo migliore per farlo). Quindi spellatele e pestatele fini insieme a un circa 3 cm di stecca di cannella. Non usate cannella acquistata in polvere, che ha perso da tempo tutti i suoi aromi migliori
- Grattugiate la buccia di una arancia, limitatamente alla parte colorata, oppure tagliatela a listarelle e tritatele finissime
- In una terrina mischiate la farina, con la ricotta e lo zucchero. Mischiate a lungo per amalgamare bene e per eliminare i grumi di ricotta e farina che inevitabilmente si formano. Se la ricotta è abbastanza asciutta, durante l’impasto aggiungete qualche cucchiaio di latte, ma con moderazione, perché l’impasto deve risultare morbido, ma non bagnato
- Incorporate nell’impasto le nocciole, la cannella e la buccia grattugiata dell’arancia e mescolate ancora
- Sciogliete il lievito in pochissimo latte a temperatura ambiente e versatelo nell’impasto, mescolando per distribuirlo bene
- Versate il composto in uno stampo per ciambelloni e infornate a mezza altezza nel forno preriscaldato a 180°C e in modalità statica (non ventilato). Lasciate cuocere, senza aprire il forno per i primi 30 minuti, fin quando la parte superiore del ciambellone comincerà ad aprirsi (a spaccarsi). Occorreranno circa 40 minuti, ma i tempi esatti dipendono dall’umidità dell’impasto e dal tipo di forno. Per la “prova dello stecchino” tenete presente che gli impasti con la ricotta devono restare comunque un po’ umidi. A piacere spolverate il ciambellone di ricotta con zucchero a velo per decorare
Come tostare le nocciole
Il modo migliore per tostare le nocciole è al forno. Portate la temperatura a 180°, infornate le nocciole, spegnete il forno e lasciatele tostare per 10 minuti senza più aprire lo sportello. Devono solo colorirsi, non tostare davvero, com’è per la maggior parte delle nocciole in vendita, che lo sono decisamente troppo. Poi fatele stiepidire, se preferite spellatele (basta strofinarle tra i palmi delle mani) e infine pestatele per sbriciolarle della granulometria desiderata.
Nello stesso modo si possono tostare e spellare anche le mandorle.